Nella costa baunese – a sud della possente roccia calcarea di Pedra Longa e nord dal promontorio di Punta Calettino – si può ammirare la spiaggia di Forrola contornata dalla maestosa Punta Giràdili. Questa con i suoi 756 metri di altezza rientra tra le falesie più alte di tutto il Mediterraneo. Infatti, domina questa piccola baia situata nella parte ad oriente della Sardegna facente parte del territorio ogliastrino.
Scopriamo qualcosa in più su questa meravigliosa baia.
Descrizione
Con un tratto di arenile limitato lungo 270 metri, la spiaggia si compone prevalentemente di sassi e ciottoli bianchi, grandi e piccoli. Questi sono levigati dal lavoro del mare e circondati da una fitta vegetazione tipica della macchia mediterranea.
Le acque, come tutte quelle del Golfo di Orosei, sono trasparenti e turchesi. Invece, fondali profondi e rocciosi sono la meta preferita dagli appassionati di immersioni e amanti di pesca subacquea e snorkeling.
Date le sue ridotte dimensioni e la difficoltà per raggiungerla, la spiaggia di Forrola, non comprende servizi. Questo, forse, uno dei motivi, se non l’unico, per cui è poco frequentata anche durante il periodo estivo.
L’unico modo per raggiungerla è via terra percorrendo la prima parte del sentiero “Selvaggio Blu” o via mare noleggiando un gommone con o senza skipper. Il sentiero si discosta da una delle ultime curve della strada asfaltata che conduce al piazzale di Pedra Longa e il tempo di percorrenza dell’escursione di trekking per arrivare in spiaggia è di circa 30 minuti.

Accenni storici
In tutte le zone retrostanti e limitrofe la spiaggia – arrivando sino alle falesie calcaree di Loppodine – in tempi passati, sia a Forrola che a Golgo e Margine, si coltivava il grano seguendo il metodo denominato “del bidassone”.
Qualora decideste di fare il percorso di trekking con una guida locale le stesse vi mostreranno le aie, nascoste tra la vegetazione, che gli agricoltori utilizzavano durante il raccolto per trebbiare il grano.
Seguendo la prima tappa del sentiero “Selvaggio Blu” si incontrano i resti di un’antica mulattiera costruita dai carbonai e continuando a camminare si varcherà la strapiombante parete rocciosa di Punta Giràdili.
La tappa finale del sentiero è l’ovile “de Us Piggius” da cui si beneficia della meravigliosa vista panoramica su tutta la baia di Forrola. Nel retroterra, non lontano da Giràdili, scorge la cima di Monte Ginnirico. Tale denominazione deriverebbe dalla deformazione di “Genna ‘e Ircu”, derivato dal latino hircus – caprone – e tradotto in italiano come passaggio del caprone.
Nel costone alla base di Punta Giràdili tra diversi oleandri avrete una piacevole sorpresa: un piccolo corso d’acqua. Parliamo della sorgente di Bàus, a decine di metri a nord da Forrola, che termina in mare con una piccola cascata.
Se nel periodo invernale le precipitazioni si rivelano piuttosto intense la cascata avrà una portata d’acqua considerevole anche nelle stagioni estive.
Le invasioni dei pirati nella Spiaggia di Forrola
E sapete chi ai tempi delle incursioni barbaresche notò questo particolare? Gli scaltri pirati.
I bucanieri conoscevano benissimo la conformazione geologica delle coste sarde. Ciò è dimostrato da un episodio accaduto nel 1806 e la cui ricostruzione si può leggere nei documenti custoditi nell’Archivio di Stato di Cagliari.
Infatti, nello stesso anno, ma nel mese di giungo, una flotta composta da 40 imbarcazioni e oltre 1000 uomini dediti a svolgere saccheggi lungo la costa orientale sarda fecero approvvigionamento d’acqua proprio nella nostra sorgente di Bàus.
Come arrivare alla spiaggia di Forrola

Per visitare la spiaggia di Forrola è preferibile impiegare imbarcazioni private, noleggiare un gommone o salire a bordo dei numerosi traghetti o motobarche. Tutti questi servizi ogni giorno, nel corso del periodo estivo, partono dai porti di Cala Gonone, Santa Maria Navarrese e Arbatax per garantire ai turisti una suggestiva mini crociera lungo la costa dell’affascinante Golfo di Orosei.
Chiunque voglia invece provare a raggiungerla via terra, può farlo mediante il lungo sentiero, di circa mezz’ora. Lo stesso sentiero parte da Pedra Longa e che si consiglia di percorrere soltanto con una guida esperta o in presenza di escursionisti professionisti.
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